Toshiyuki Enoki
Questa antichissima storia cinese, tramandata oralmente per secoli, divenne un racconto scritto nel settimo secolo, durante la dinastia Tang, e si inserisce nel filone, noto anche nel nostro patrimonio folcloristico, della "sposa soprannaturale". Ho già avuto occasione di sottolineare come il nostro tipo fiabesco, in genere riguardante la ragazza-serpe, sia totalmente rovesciato rispetto al mito e/o alle fiabe diffuse in Asia e in Africa.
In Asia e in Africa, la donna non è stregata, né soggiace a qualche incantesimo, ma è un serpente, che assume l'aspetto di una bellissima umana, si unisce ad un giovane mortale, e, in genere, gli dà anche un figlio. Quando il marito scopre la sua vera natura, il Serpente sparisce per sempre, ma non senza provvedere al figlioletto, che lascia allo sposo mortale. Melusina, la bellissima donna-drago, è la parente più stretta di questo genere di eroine. E la sua leggenda, come molte altre, era funzionale a creare un alone mitico intorno alle origini di una potente famiglia realmente esistita.
In Cina, la versione più pericolosa e popolare di questo mito ha per protagonista una Volpe, dèmone lussurioso e fatale o spettro inquieto e maligno che s'incarna in una donna bellissima e affascinante, spesso accompagnata da una "consorella" che si finge sua serva. Nei panni di una donzella in difficoltà, durante una tempesta di neve o di pioggia, attende le sue vittime nei pressi di una pagoda in rovina, di un ponte, dei resti di un'antica villa o di una tomba. "Salvata" e ospitata da qualche giovane e solitario mortale, riesce d ammaliarlo e a farsi sposare. In genere, la natura maligna della moglie viene scoperta da qualche saggio monaco buddista chiamato per curare la malattia del giovane, che sta deperendo rapidamente. Che sia anche un'allegoria, una spiegazione soprannaturale, o meglio, superstiziosa, della tisi, mi pare evidente.
(Vedi la Lamia e la Dame-sans-Merci di Keats).
Toshiyuki Enoki
l Serpente Bianco, Bai Suzhen, e il Serpente Nero, Xiao qing, vivevano da millenni sul monte Emei, montagna sacra per il Buddismo, il Taoismo e il Confucianesimo. Avevano studiato anche la magia, di cui erano diventati maestri. Un giorno, decisero che ne avevano abbastanza di una vita solitaria fra le nevi e i tramonti d'oro del monte Emei, e, curiosi di sperimentare la vita dei mortali, dopo aver assunto l'aspetto di due bellissime fanciulle umane, scesero al meraviglioso Lago dell'Ovest, che si diceva nato da una perla caduta dalla Via Lattea, nel distretto di Hangzhou. Mentre si trovavano sul ponte Duan Qiao, ammirando l'incantevole bellezza del lago, vennero sorprese da un improvviso e violento acquazzone. Un giovane e bellissimo uomo di nome Xu Xian, che lavorava presso una farmacia, accorse in loro aiuto offrendo la protezione del proprio ombrello.
Il Serpente Bianco si innamorò immediatamente di quel giovane gentile, e ne fu ricambiata. Con l'aiuto e la mediazione della sorella Xiao qing, s'incontrarono ancòra sul ponte... in fondo, c'era un ombrello da restituire. In breve, Bai Suzhen e Xu Xian si fidanzarono, si sposarono e andarono a vivere insieme, pienamente felici.
Aprirono una farmacia a Zhenjiang, e, grazie al sapere di Suzhen, la farmacia prosperò, poiché il Serpente Bianco conosceva medicamenti in grado di guarire anche malattie fino ad allora considerate incurabili.
Sulle Montagne d'Oro, le montagne Jin Shan, viveva un monaco buddista di nome Fa Hai. Le montagne della Cina erano popolate di antiche Divinità, santi Monaci e spaventosi Démoni. Fa Hai lottava quotidianamente contro queste orribili e mortifere creature. Comprese la vera natura di Bai Suzhen e scese dal suo eremo per avvertire il giovane Xu Xian del pericolo che correva. Ma Xu Xian era troppo innamorato della moglie per credere alle sue parole, e il monaco se ne andò.
Arrivò il tempo della Festa della Barca del Drago, il quinto giorno del quinto mese del calendario lunare. E' una delle più importanti feste cinesi, e fa da sfondo a molte, bellissime fiabe e leggende. Grandi imbarcazioni in forma di Drago si sfidavano, e i migliori giovani, che si preparavano tutto l'anno, formavano delle squadre sfidandosi nella danza e nei tuffi. Quindi, era anche una celebrazione del corpo, della sua cura. Alle vesti dei bambini venivano cuciti sacchetti contenenti cinque delle tremila erbe mediche per proteggerli dalle malattie, gli adulti bevevano decotti e tisane speciali. Il monaco consegnò a Xu Xian un liquore medicinale che, offerto all'inconsapevole sposa, ne avrebbe rivelato la vera natura. I due sposi festeggiarono mangiando i dolci tipici della ricorrenza, poi, Xu Xian, secondo la tradizione, offrì il liquore beneaugurante alla moglie, che lo bevve e fu còlta da un sonno profondo. Quando Xu Xian scostò le cortine del letto vide il Serpente Bianco nel suo vero aspetto e, inorridito e terrorizzato, perse i sensi e cadde come morto.
Toshiyuki Enoki
Il Serpente Bianco, nonostante fosse incinta, si recò nell’Isola Sacra, Dei Peng Lai, dove vivevano gli Otto Immortali, e rubò un'erba magica per salvare il marito. [Nella mitologia cinese, Dei Peng Lai è molto simile alla Tìr-na-n-'Og irlandese: il tempo immobile, i frutti e le erbe che curano qualsiasi malattia e donano l'eterna giovinezza, il cibo inesauribile...]
Fa Hai condusse con sé Xu Xian per farlo diventare un monaco del tempio sulle Montagne d'Oro, e respinse Bai Suzhen e Xiao Qing che erano andate a reclamarlo.
E si scatenò una grande battaglia. Il Serpente Bianco, chiamati a raccolta tutti gli esseri d'acqua, sommerse con immani inondazioni le montagne Jin Shan, poi, Fa Hai, a capo delle armate degli Déi, combatté contro il Serpente Bianco e lo sconfisse. Le due sorelle fuggirono verso Hangzhou, ma anche il monaco Xu Xian sfuggì alla sorveglianza di Fa Hai, che, apparentemente vinto dalla forza di quell'amore, evocò un vento magico che trasportò il giovane a Hangzhou, consentendogli di rimanere un mese con la moglie, fino alla nascita del figlio.
Brad Reuben Kunkle
Il Serpente Nero, Xiao Qing, avrebbe voluto uccidere Xu Xian per la sua debolezza e la sua poca lealtà, ma l'innamorata Suzhen prese le sue parti ed ottenne per lui il perdono della sorella.
Dopo un mese dalla nascita del figlio della coppia, il monaco Fa Hai inviò loro un Dio, che coprì Suzhen con una scodella d’oro e la segregò sotto la Pagoda di Lei Feng, e Fa Hai disse: "Potrà uscire solo quando le acque del Lago dell’Ovest saranno prosciugate e la Pagoda di Lei Feng sarà distrutta".
E Suzhen fu imprigionata e separata per sempre dal marito e dal figlio.
Ma il Serpente Nero, Xiao Qing, non si arrese.
Fermamente determinata a vendicare e a liberare la sorella Suzhen, ritornò sul monte Emei, dove, per lunghi anni, approfondì i suoi studi delle arti magiche, quindi, chiamò a raccolta gli spiriti che vivevano sulla montagna, e li guidò alla Pagoda di Lei Feng*, sconfisse i guardiani e la distrusse con il fuoco. Il Serpente Bianco era libero.
*Una Pagoda di Lei Feng, più volte distrutta, effettivamente esisteva in tempi molto antichi, anche se successivi al periodo in cui questa storia fu messa per iscritto. Ma, proprio a causa della Leggenda del Serpente Bianco, la pagoda crollò nel '24, poiché i visitatori rubavano i mattoni che ne formavano la base, credendo che avessero sovrumane proprietà guaritrici. Fu ricostruita 75 anni più tardi.
Dal diciottesimo secolo, questo classico della tradizione entrò a far parte del repertorio dell'Opera di Pechino, dove, come sappiamo, i ruoli femminili vengono interpretati da uomini. Assecondando i mutamenti del sentire popolare, la leggenda si trasformò definitivamente in una storia di amore contrastato e di magia. L'originaria lotta del Bene (il Monaco buddista, e il colore giallo della sua veste, simbolo del Sacro) contro il Male (il Serpente, lo Spirito vestito di bianco, il colore della Morte) in difesa del genere umano, come accade ad ogni latitudine, si rovescia completamente. Il monaco è un traditore della propria fede, invidioso e malvagio, uno stregone malefico, mentre il Serpente Bianco, da dèmone parente di Volpi e divoratore di uomini, si fa sempre più donna innamorata.
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