martedì 8 agosto 2017

Sir Olof nella Danza degli Elfi - Variante della Precedente Ballata


Beatriz Martin Vidal



Sir Olof esce a cavallo la mattina presto e giunge così ad una gioiosa danza elica.
La danza procede bene, molto bene nel boschetto.
Il padre Elfo raggiunse la sua bianca mano: “Venite, venite, Sir Olof, procedete nella danza con me.” La danza procede bene, molto bene nel boschetto.
“Oh, io né voglio né potrei, domani sarà il giorno del mio matrimonio.”
La danza procede bene, molto bene nel boschetto.
E la madre Elfo raggiunse la sua mano: “Venite, venite, Sir Olof, procedete nella danza con me.”
La danza procede bene, molto bene nel boschetto.
“Oh, io né voglio né potrei, domani sarà il giorno del mio matrimonio.”
La danza procede bene, molto bene nel boschetto.
E la sorella Elfo raggiunse la sua mano: “Venite, venite, Sir Olof, procedete nella danza con me.”
La danza procede bene, molto bene nel boschetto.
“Oh, io né voglio né potrei, domani sarà il giorno del mio matrimonio.”
La danza procede bene, molto bene nel boschetto.
E la sposa parlò ed anche le sue damigelle: “Cosa può significare che le campane suonino in tal modo?”
La danza procede bene, molto bene nel boschetto.
“E‟ usanza della nostra isola”, essi risposero; “ogni giovane contadino richiama a casa la sua sposa.” La danza procede bene, molto bene nel boschetto.
“E la verità io temo di nasconderti, Sir Olof è morto e giace nella sua bara.”
La danza procede bene, molto bene nel boschetto.
E l'indomani luminoso era il giorno, nella casa di Sir Olof giacevano tre corpi.
La danza procede bene, molto bene nel boschetto.
Erano Sir Olof, la sua dolce sposa ed anche la madre di lui, morta di dolore.
La danza procede bene, molto bene nel boschetto.

Variazione della ballata danese di Elveskud, che è stata tradotta dal Dr. Jamieson (Popular Ballads) e da Lewis in Tales of Wonder.
Da "Fate nordiche, francesi e medioevali", Thomas Keightley

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