"Ascolta, marito mio, domattina all'alba, prendiamo i bambini e conduciamoli nel bosco, là dov'è più fitto. Accendiamo un fuoco, diamo loro un pezzetto di pane e poi ci allontaneremo per lavorare, e li abbandoneremo laggiù. Non ce la facciamo più a nutrirli."
Russian Artist (I don't know his name)
"No, moglie - disse l'uomo - non ho il cuore di abbandonare i miei amati bambini nel bosco. Le bestie feroci non tarderebbero ad arrivare e li sbranerebbero."
"Sciocco! - disse la donna - Se non lo fai, non ti resta che piallare le tavole per le nostre bare poiché moriremo tutti e quattro di fame".
E non lo lasciò in pace finché l'uomo non acconsentì. Ma la compassione per i suoi poveri bambini gli spezzava il cuore.
Anche i bambini erano svegli - non riuscivano a dormire perché avevano troppa fame - e udirono le parole della madre. Gretel pensò che per loro fosse finita e incominciò a piangere disperatamente, ma Hänsel le disse:
"Non piangere più, Gretel, non angosciarti, ci penso io."
Si alzò, si infilò la giacchetta, aprì lo sportello inferiore della porta di casa e scivolò fuori. La luna splendeva chiara e i sassolini bianchi brillavano come monete nuove di zecca. Hänsel se ne riempì le tasche della giacchetta e tornò a casa.
"Chetati, Gretel e dormi tranquilla", disse. Si rimise di nuovo a letto e si addormentò.
Jeffers Susan
Ai primi chiarori dell'alba, la madre andò a svegliarli:
"Alzatevi pigroni, vogliamo andare a far legna nel bosco. Eccovi un pezzetto di pane, ma serbàtelo per il pranzo perché non avrete altro."
Gretel conservò i due tozzi di pane sotto il grembiule perché Hänsel aveva le tasche piene di sassolini, e si incamminarono alla volta della grande foresta. Dopo un po', Hänsel si fermò e si voltò a guardare verso casa; e continuò a farlo per un bel pezzetto di strada.
Il padre disse:
"Hänsel, ma che fai? Perché ti fermi a guardare indietro? Muoviti!"
"Ah, padre, guardo solo il mio gattino bianco che è salito sul tetto per dirmi addio."
E la madre:
"Sciocco, non è il tuo gattino, ma il primo sole che brilla sul comignolo".
Hänsel non guardava il suo gattino, ma, di tanto in tanto, si fermava per lasciar cadere lungo il sentiero i sassolini bianchi e lucenti che nascondeva in tasca.
Quando giunsero nel folto del bosco, il padre disse:
"Ora raccogliete un po' di legna, bambini, voglio accendere un bel fuoco, così non congelerete".
Hänsel e Gretel raccolsero dei rami secchi e ne fecero un mucchietto. Accesero il fuoco, e, quando la fiamma divampò, la madre disse:
"Coricatevi accanto al fuoco e dormite, noi andiamo a spaccar legna più in là. Aspettate finché non torniamo a prendervi".
Hänsel e Gretel rimasero accanto al fuoco fino a mezzogiorno, poi ognuno mangiò il proprio pezzetto di pane. Aspettarono e aspettarono, e, infine, le loro palpebre si chiusero, e, quando si svegliarono, era già notte [1]. Gretel scoppiò a piangere, ma Hänsel le disse:
"Aspetta, tra un po' sorgerà la luna."
Jeffers Susan
E, quando la luna si levò alta nel cielo, prese Gretel per mano: i ciottoli bianchi brillavano come monetine nuove di zecca e indicavano loro il cammino.
Camminarono per tutta la notte, e, la mattina dopo, tornarono a casa. Il padre si rallegrò sinceramente quando vide i suoi bambini poiché abbandonarli gli aveva spezzato il cuore, mentre la madre finse di rallegrarsi, ma, segretamente, era furiosa [2].
Andrew Simanchuk
Non passò molto tempo che il pane tornò a scarseggiare in casa, e, una sera, Hänsel e Gretel udirono la madre che, a letto, diceva al padre:
"La prima volta i bambini hanno ritrovato la strada di casa e io ho fatto buon viso, ma adesso siamo di nuovo alle strette: nella dispensa c'è solo una mezza pagnotta rafferma. Domani dobbiamo condurli ancòra più lontano nel bosco perché non ritrovino la strada. Non c'è altro rimedio".
L'uomo si sentì stringere il cuore e pensò che sarebbe stato meglio dividere l'ultimo boccone di pane con i suoi bambini, ma, dal momento che aveva già ceduto una volta, non poté dire di no.
I bambini udirono la conversazione dei genitori. Hänsel si alzò per raccogliere di nuovo i sassolini bianchi, ma, quando raggiunse la porta, scoprì che la madre l'aveva chiusa a chiave. Tuttavia, consolò Gretel e disse:
"Dormi, mia cara Gretel, il buon Dio ci aiuterà".
Il mattino dopo, all'alba, la madre li svegliò e diede loro due tozzi di pane ancòra più piccoli della volta precedente. Strada facendo, Hänsel sbriciolava il pezzetto di pane, che teneva in tasca, e si attardava per lasciarne un po' lungo il sentiero.
"Hänsel, perché ti fermi a guardare indietro? - disse il padre - Muoviti!"
"Ah, padre, guardo solo il mio piccioncino che si è posato sul tetto per dirmi addio."
E la madre:
"Sciocco, non è il tuo piccioncino, ma il primo sole che brilla sul comignolo".
Don Daily
Ma Hänsel sbriciolò l'intero tozzo di pane e gettò le molliche lungo il sentiero.
La madre li condusse ancòra più addentro nel bosco, là dove i bambini non erano mai stati in vita loro. Accesero il fuoco e la madre disse:
"Bambini, sdraiatevi accanto al fuoco, e, se avete sonno, dormite pure. Stasera, quando avremo finito di lavorare, verremo a prendervi"
A mezzogiorno, Gretel divise il suo tozzo di pane con Hänsel, che aveva sbriciolato il suo lungo il sentiero. Si addormentarono, e calò la sera, ma nessuno venne a prendere i poveri bambini. Si svegliarono che era notte. Hänsel confortò Gretel e le disse:
"Aspetta, tra un po' sorgerà la luna: e potrò vedere le briciole di pane che ho sparso e che ci mostreranno la via di casa".
La luna si levò alta nel cielo, ma, quando Hänsel cercò le briciole non le trovò: le migliaia di uccellini che volavano nel bosco le avevano viste e le avevano mangiate. Hänsel disse a Gretel:
"Non preoccuparti, troveremo ugualmente il sentiero"
Ma si persero nella grande foresta: camminarono tutta la notte e poi tutto il giorno seguente, dalla mattina alla sera, ed erano affamati poiché si erano nutriti solo di poche bacche. Erano esausti, le gambe non li reggevano più, così si sdraiarono sotto un albero e si addormentarono.
Jeffers Susan
Il terzo giorno - era ormai mezzogiorno - giunsero a una casina fatta di pane e ricoperta di dolci, e aveva le finestre di zucchero trasparente [3].
"Forza, finalmente potremo sfamarci - disse Hänsel - Io mangerò un pezzo di tetto, e tu, Gretel, assaggia un pezzo di finestra: sembra molto buona"
Quando Gretel incominciò a rosicchiare lo zucchero, una voce gentile gridò dall'interno:
"Rosicchia, rosicchia, topolina,
Chi rosicchia la mia casina?"
E, all'improvviso, la porta della casetta si aprì e una vecchia decrepita uscì zoppicando e
appoggiandosi ad una gruccia.
Vogel
Hänsel e Gretel si spaventarono moltissimo, tanto che lasciarono cadere il cibo che avevano in mano. Ma la vecchia tentennò il capo e disse:
"Ah, cari bambini, come siete arrivati fin qui? Venite, venite. Non vi accadrà nulla di male".
Li prese per mano e li condusse all'interno della casina.
Offrì loro latte e frittelle ricoperte di zucchero, mele e noci, poi li accompagnò a due bei lettini candidi, e Hänsel e Gretel si coricarono e pensavano di essere in Paradiso.
Lucia Campinoti
Ma la vecchia, nonostante la gentilezza dei modi, era una strega cattiva che attendeva avidamente l'arrivo di qualche sfortunato bambino, e che, proprio per attirare i bambini, aveva costruito la casetta di pane e dolciumi. Quando un bambino cadeva nelle sue mani, lo uccideva, lo cucinava e lo mangiava, e per lei quello era un giorno di festa grande, ed era felicissima che Hänsel e Gretel fossero capitati lì.
L'indomani mattina, alle prime luci dell'alba, si alzò e andò accanto ai lettini, e, quando vide i bambini dormire tranquilli, si rallegrò pensando che avrebbe banchettato sontuosamente.
Don Daily
Poi afferrò Hänsel e lo rinchiuse in una stia. Quando questi si svegliò, si trovò circondato da una grata, come un pollo all'ingrasso, e non poteva muovere che pochi passi. Quindi, la vecchia svegliò Gretel scuotendola rudemente e gridò:
"Alzati, pigrona, attingi l'acqua, e va' in cucina a preparare qualcosa di buono per tuo fratello che ho messo all'ingrasso nella stia, e, quando sarà più in carne, me lo mangerò".
Gretel si spaventò e pianse amaramente, ma dovette fare quello che voleva la strega.
Don Daily
E così ogni giorno venivano cucinati per Hänsel i manicaretti più squisiti poiché doveva ingrassare, mentre a Gretel non toccavano che gusci di gambero. E ogni giorno Hänsel doveva sporgere un dito per saggiare se fosse ingrassato, ma Hänsel tendeva sempre un ossicino e la strega si meravigliava che non volesse proprio saperne di ingrassare.
Dopo quattro settimane, la strega disse a Gretel:
"Vai ad attingere l'acqua, svelta: grasso o magro che sia, domani ammazzerò il tuo fratellino e lo cucinerò a fuoco lento; nel frattempo impasterò il pane da cuocere nel forno".
Con il cuore pesante, Gretel portò l'acqua nella quale doveva essere cucinato Hänsel. Il mattino dopo, dovette alzarsi all'alba, accendere il fuoco e appendere al gancio il paiolo pieno d'acqua.
"Adesso - disse la strega - Accendo il fuoco nel forno per cuocere il pane".
Gretel era in cucina e piangeva lacrime di sangue e pensava: 'Ah, ci avessero divorato le bestie feroci nel bosco! Almeno saremmo morti insieme e non avrei dovuto sopportare la pena di far bollire l'acqua che deve servire per uccidere mio fratello. Che il buon Dio ci aiuti, poveri infelici!'
La vecchia gridò: "Gretel, vieni subito qui, vicino al forno! - e, quando Gretel arrivò, disse - Da' un'occhiata dentro per controllare se il pane è ben cotto e dorato, io ci vedo poco e non ci riesco. Siedi sulla pala e ti spingerò dentro, così potrai guardare da vicino".
Don Daily
La strega malvagia meditava, una volta che Gretel si fosse seduta sulla pala, di spingerla nel forno di chiudere lo sportello alle sue spalle e di farla arrostire, per mangiare anche lei. Ma, ispirata da Dio, Gretel chiese ala strega di mostrarle come fare. La vecchia si sedette sula pala e Gretel la spinse più in fondo possibile; poi chiuse in fretta lo sportello del forno e mise il paletto di ferro. Allora la strega incominciò a gridare e a lamentarsi nel forno rovente, ma Gretel scappò via, e la vecchia malvagia arse miseramente.
Gretel corse da Hänsel, aprì la porticina della stia e lo liberò, e i due bambini si abbracciarono, piangendo di gioia. La casa della strega era piena di perle e di pietre preziose, Hänsel e Gretel se ne riempirono le tasche e corsero a casa. Il padre, che non aveva avuto un'ora di serenità da quando li aveva abbandonati nel bosco, li accolse con grande gioia. La madre, nel frattempo, era morta.
Don Daily
[1] Nell'edizione definitiva, i bambini credono che i genitori siano ancòra nel bosco perché un ramo legato ad un albero, e mosso dal vento, ricorda il rumore dell'ascia. Non è specificato che sia un inganno dei genitori, ma è sottinteso.
[2] Nell'edizione definitiva, la madre non si limita a far buon viso a cattivo gioco, ma accusa i bambini di aver bighellonato in giro.
[3] Nell'edizione definitiva:
"Il terzo giorno, verso mezzogiorno, scorsero un bellissimo uccellino bianco come la neve, che, posato su un ramo, cantava così melodiosamente che si fermarono per ascoltare. Quando il canto cessò, spiegò le ali e spiccò il volo e i bambini lo seguirono. L'uccellino li guidò fino ad una casina...".
Avrei voluto tradire la traduzione del 1812 e inserire questo episodio. Nella mitologia e nella tradizione popolare, dal nord dell'Europa al Medio Oriente pre-islamico ed islamico, le anime dei bambini morti si incarnano in un uccellino bianco, azzurro o verde (v. Il Ginepro). Che un bambino presumibilmente vittima della strega guidi Hänsel e Gretel verso lo stesso destino sembra improbabile, a meno che non si tenga presente il fenomeno dell'Inversione.
Lin Wang
[4] Nell'edizione definitiva:
"I bambini risposero:
"E' solo il vento,
Il fanciullo celeste".
E continuarono tranquillamente a mangiare. Hänsel staccò un bel pezzo di dolce dal tetto e lo lasciò cadere per Gretel, che, seduta sul prato, gustava un vetro rotondo che aveva staccato dalla finestra..."
[5] Nell'edizione definitiva:
"... Giunsero a un grande fiume e non sapevano come attraversarlo. La sorellina scorse un'anatrella bianca e le gridò: 'Ah, anatrella cara, portaci sul tuo dorso!'
A queste parole, l'anatra bianca si avvicinò nuotando e trasportò prima Gretel e poi Hänsel sull'altra sponda del fiume... "
E con questo si chiude il cerchio. L'uccello bianco che li conduce nella casa della padrona degli animali, della vecchia nel bosco, il grande fiume (il fiume Giordano nelle fiabe italiane) che è il confine tra il mondo dei Morti e il mondo dei Vivi, e di nuovo un uccello bianco che rivela la sua funzione di psicopompo e traghetta i bambini sull'altra riva.
Grimm n.15, "Hänsel und Gretel".
Classificazione: AaTh 327A [Hansel and Gretel] Aa Th 1121, [Burning the Witch in Her Own Oven].
Traduzione e note: Mab's Copyright
Il testo in lingua originale è nella Pagina: "Brüder Grimm".
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