mercoledì 6 settembre 2017

Il Changeling (Scandinavia)


ivevano un tempo, vicino al lago di Tiis, due persone sole che erano tristemente tormentate da un changeling dato loro dal popolo sotterraneo al posto del loro vero figlio, che non era stato battezzato in tempo. Questo changeling si comportava in maniera molto strana e insolita, perché quando non c‟era nessuno in giro era molto vigoroso, saltava sui muri come un gatto, sedeva sotto il tetto e urlava e gridava con forza; ma quando qualcuno era nella stanza con lui sedeva sonnecchiando alla fine della tavola. Era capace di mangiare per quattro e non gli importava di ciò che gli veniva messo davanti da mangiare; ma, pur non importandogli la qualità del suo cibo, come quantità non era mai soddisfatto e dava eccessivo disturbo a tutti in casa.
Quando per lungo tempo avevano cercato invano la maniera migliore per sbarazzarsi di lui, visto che con lui in casa non si viveva, una furba fanciulla disse che lo avrebbe scacciato dalla casa.
Mentre dunque lui era fuori nei campi, lei prese un maiale e lo uccise e ne mise la pelle, i peli e tutto in un budino nero, quindi glielo mise davanti quando tornò a casa. Egli cominciò, come suo uso, a trangugiarlo ma, quando ne ebbe mangiato per un po', cominciò a rallentare gli sforzi ed infine divenne calmo, con il coltello in mano, e si mise a guardare il budino. Alla fine, dopo essere rimasto così per un po', cominciò:
"Un budino con della pelle! Ed un budino con dei peli! Un budino con degli occhi! Ed un budino con delle zampe dentro! Bene, tre volte ho visto un giovane bosco presso il lago di Tiis, ma non ho mai visto un budino del genere! Il diavolo stesso potrebbe stare qui ora al mio posto!"
Dicendo ciò fuggì e non tornò mai più indietro.


Maurice Sendak


Di un altro changeling se ne sbarazzarono nel modo che segue.
La madre, sospettando che fosse tale perché rifiutava il cibo e cresceva così male, riscaldò il forno al massimo. La domestica, come da istruzioni, le chiese perché lo facesse.
"Per bruciare mio figlio in esso fino alla morte", fu la risposta.
Quando la domanda e la risposta furono pronunciate per tre volte, ella mise il bambino sulla pala da fornaio e lo stava mettendo dentro al forno quando una donna Troll entrò spaventatissima con il vero bambino e prese via il proprio dicendo:
"Eccoti il tuo bambino. L'ho trattato meglio di quanto tu abbia trattato il mio."
Ed invero era grasso e gioioso.


Da "Fate nordiche, francesi e medioevali", Thomas Keightley.

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