mercoledì 30 ottobre 2013

Halloween o Hallowe'en, da All Hallows' Eve (Vigilia di Ognissanti), da Samhain (Samain)

In tutte le tradizioni, in tutte le culture, si celebra il passaggio dalla Luce all'Oscurità, dal periodo dei raccolti e dell'abbondanza a quello della Natura apparentemente rinchiusa su se stessa, avara di vita,  in attesa del ritorno della primavera. La Dèa, ovvero la sua incarnazione, si sacrificava perché dalla sua morte le acque e la terra tornassero feconde, garantendo i futuri raccolti e la pescosità di fiumi e laghi. Questa ricorrenza era la più importante per i Celti e si chiamava Samain. I Celti erano convinti di venire da quello che noi chiameremmo Oltretomba, e il loro luogo di origine era anche uno dei luoghi dei loro "ritorni" dopo la morte. La notte di Samain, la sottile parete che li divideva da quel mondo parallelo cadeva, e, per una notte, il Tempo scorreva in sincronia. A Samain gli Eroi e i Re visitavano le Isole vaganti sulle acque e la Terra degli Eternamente Giovani; a Samain, gli Dèi si avvicinavano agli uomini per chiedere, sorprendentemente,  il loro aiuto, o per riprendersi una sposa immortale reincarnatasi in una donna. Quando san Patrizio cristianizzò l'Irlanda, costringendo i Luminosi Dèi all'esilio e spegnendo la poesia e la bellezza degli Antichi Tempi, ciò che era sacro e fonte di forza divenne pauroso e diabolico. Ridotti a folletti, a spiritelli maligni e dispettosi, gli Dèi, nelle nuove leggende, attendevano quella notte "pericolosa" per tendere astuti tranelli agli esseri umani.
Da questa superstizione, dal rovesciamento di una celebrazione sacra della Vita sulla Morte, discende l'attuale  "Halloween". Ai tempi in cui gli uomini non temevano i morti, perché abitavano nel luogo dal quale essi stessi provenivano,  consacravano quella notte con offerte di cibo. Oggi, i bambini, caricature dei folletti, a loro volta, caricature degli Dèi spodestati, ripetono :"Dolcetto o scherzetto", mescolando il ricordo di un antico tributo al superstizioso terrore della vendetta del Piccolo Popolo.

La zucca intagliata ( in origine, una grossa rapa) si rifa alla leggenda irlandese di Jack O' Lantern, prototipo del furbo contadino di tante storie popolari.
"... trae origine dalla leggenda di un Ne’er-do-well  ( 'non ne combino una giusta') chiamato Stingy Jack, un fannullone e scommettitore dal brutto caratteraccio, assai dedito all’alcool.
Una sera di Halloween, dopo l’ennesima sbronza, gli apparve il Demonio intenzionato ad impossessarsi della sua anima da peccatore. Jack chiese al Diavolo che gli venisse concesso di bere un ultimo bicchierino. Ottenuto il permesso, si lamentò del fatto che non aveva nemmeno un soldo per pagare la consumazione, così pregò il Demonio di trasformarsi in una moneta da 6 pence. Avvenuta la mutazione, Jack afferrò la moneta e la mise nel suo portafoglio, avente la caratteristica di una croce ricamata sopra. Imprigionato irrimediabilmente, per riottenere la libertà, il Diavolo accettò il patto proposto da Jack, che consisteva nel posticipare di un anno la sua morte.La vigilia di Ognissanti seguente, il Diavolo si ripresentò per ottenere l’anima dell’uomo. Questa volta Jack gli propose una scommessa: non sarebbe più riuscito a scendere da un albero. Il Diavolo sorrise ed accettò, salendo su un albero lì vicino. Fu allora che Jack incise sulla corteccia una croce, che impediva al Diavolo di saltare giù.
Con la vittoria in pugno, Jack propose al Diavolo un patto: egli avrebbe cancellato la croce, se lui si fosse impegnato a non tentarlo più. Dopo circa un anno, Jack morì. Al suo bussare alle porte del Paradiso venne risposto che non sarebbe potuto entrare perché aveva condotto una vita dissoluta piena di peccati. Giunto all’Inferno, anche il Diavolo gli negò il permesso di entrare, perché ancora offeso per come era stato raggirato dall’uomo. Tuttavia, il Diavolo donò a Jack un tizzone che gli illuminasse la strada nel limbo oscuro. Jack si ingegnò per far durare più a lungo quella luce e la ripose in una rapa svuotata, ricavandone così una lanterna. Da allora, nelle notti della vigilia di Ognissanti è possibile scorgere la fiammella di Jack, che vaga alla ricerca della sua strada.

Da allora Jack fu soprannominato Jack O’Lantern (ma anche Hob O’Lantern, Fox Fire, Corpse Candle, Will O’ The Wisp).
Si sarà notato che nella leggenda si parla di una rapa e non di una zucca. La spiegazione a ciò sta nel fatto che gli irlandesi sbarcati in America non ebbero più a disposizione il loro tubero e ricorsero, quindi, alle grosse zucche gialle, facilmente reperibili nella nuova terra e ben più grandi".

Questa versione online della leggenda :
http://www.irlandando.it

La leggenda narra, anche, che, la notte di Halloween, Jack cerca una casa da infestare; se, però, gli abitanti hanno preparato una zucca intagliata con un ghigno spaventoso e illuminata dall'interno, batte in ritirata.


Ciò detto, FELICE SAMAIN A TUTTI, in attesa che, il giorno del solstizio d'inverno, il 21 dicembre, si bruci il ceppo di Jol per festeggiare il trionfo della Luce sull'Oscurità.


MAB

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