Rosaspina-Aurora-Talia è il simbolo dell'eroina passiva, la sua apoteosi.
Evito accuratamente di farlo, ma, quando mi capita di leggere anche due righe delle varie interpretazioni pseudo-psicologiche delle fiabe, mi piglia male. Sono più indulgente con le testoline imbottite di "Fiabe sonore" e Disney: ingenuamente, credono di conoscere la fiaba originale e, vele al vento, navigano sull'onda di pregiudizi e luoghi comuni.
Ho anticipato qualcosa parlando della Biancaneve-Bella Addormentata, una per tutte, "Giricoccola". Il Prince Charmant si innamora all'istante di una morta (o di una Biancaneve trasformata in una statua). Non contento, se la porta a casa e la chiude a chiave nella sua cameretta, dove solo lui può adorarla. Il motivo è diffuso in tutta Europa, e ne esistono diverse varianti anche in Russia.
In Italia, molte fiabe iniziano con il Principe o il "Reuzzo" che s'innamora di una bambola a grandezza naturale, simile in tutto e per tutto all'eroina. In queste fiabe, varianti o imitazioni popolari di "Sole, Luna e Talia" (Pentamerone-Basile), la madre di tutte le Belle Addormentate, è evidente che non è il Principe a liberare la Bella dall'incantesimo con "il bacio del vero amore".
Nelle fiabe tipo Giricoccola, le sorelle o la madre del Principe necrofilo, casualmente, tolgono il pettine o la camicia che hanno incantesimato l'Eroina, risvegliandola. Persino i Grimm non parlano del bacio, ma Rosaspina si desta semplicemente perché sono scaduti i cento anni del maleficio.
Voglio dire, nulla fa pensare che la visita del Principe sia terapeutica: si trova nel posto giusto al momento giusto (capacità indispensabile nelle versioni meno antiche di fiabe famose o meno). In realtà, una funzione, porello, ce l'avrebbe, ma non è né quella della vulgata stile Disney né quella degli antropo-psicologi. Queste immagini, così in sequenza, riassumono discretamente i luoghi comuni, o quello che è stato plasmato come "sentire comune", su La Bella Addormentata. La bambina-lettrice non è più tanto bambina, oscilla tra Moccia e i film su Sissi. Aurora-Rosaspina non è niente di più di una bambola da ritagliare, prende vita quando riflette la lettrice, i suoi sogni (un po' da bimbaminkia), le sue fantasie sentimentali. Il Romanticismo è altro.
Tokuhiro Kawai
Tokuhiro Kawai
Questa illustrazione interpreta esattamente ciò che vado dicendo: il "bacio magico", l'attesa del bacio reale, il Prince Charmant...
Tokuhiro Kawai
Questo è un po' lo stereotipo del Principe ante Disney: gentiluomo francese, cappello piumato, tanto di baffetto biondo arricciato, ma, soprattutto, cavalier cortese, timido e quasi paralizzato dalla bellezza della Bella.
Poi, è arrivato lui, il giovanottone del Kansas, più boscaiolo che principe, mascella alla Ridge e ciuffo da tamarrone anni '50, mantello rosso con baverone alla Dracula (buono).
Le immagini, che, sotto molti punti di vista, rendono al meglio l'atmosfera della fiaba potrebbero essere queste di Jennie Harbour.
Non è una quindicenne curiosa ma spaventata, consapevole che il suo destino si sta compiendo.
E questo non è le Prince Charmant, ma il Re della fiaba di tutte le fiabe - Sole, Luna e Talia - adultero, stupratore, forse necrofilo (dubita che Talia sia addormentata o morta). Consuma e torna dalla moglie. non senza aver messo incinta Talia (sempre addormentata).
Anche questa di A. Rackham non scherza.
Prima di postare "Sole, Luna e Talia", rimando ad un breve ma - spero - illuminante post sulle origini de "La Bella Addormentata".
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