Dalla Zarina preso commiato,lo Zar s'è tosto incamminato,sola è rimasta lei a guardaredalla finestra ad aspettare.Da mane a sera siede ed attende,fisso sui campi lo sguardo tendee tanto guarda e tanto scrutache ormai la vista ha quasi perduta.Ma dell'amato traccia non scorge,solo v'è neve che tutto avvolge,neve che cade e nulla oltre:cela la terra la bianca coltre.E nove mesi già son passatigli occhi dai campi mai ha levati;guinto è Natale e alla vigiliaalla Zarina Dio dà una figlia.Alla mattina proprio all'aurora,tanto invocato, alla buon'ora,fa lo Zar padre il suo ritorno,da tanto atteso, la notte e il giorno.Mentre il suo amato alfin rimira,profondamente ella sospira,ma l'emozione più non sopporta,ed alla Messa è bell'e morta.
Vasnetsov V.
Grande la pena, lungo il dolore,ma lo Zar era pur peccatore:passato un anno come in un sognodi risposarsi senti il bisogno.A dire il vero quella sposinanon era indegna d'esser Zarina:bianca, ben fatta, assai slanciata,era anche accorta ed assennata.Ma era purtroppo vanagloriosa,un poco fatua e assai gelosae come dote le avevan datosolo uno specchio, però fatato:era uno specchio particolareperché sapeva anche parlare.Solo con quello si divertiva,sempre era allegra e assai giulivae volentieri con lui scherzava,piena di vanto gli domandava:"Specchio, specchietto dimmi tu il vero,senza menzogna e per intero:non sono al mondo io la migliore,candida e rosa come un bel fiore?"Le rispondeva lo specchio a tono:
"Tu mia Zarina sei la migliore,candida e rosa come un bel fiore."
E lei rideva tutta giuliva,con alterigia poi s'impettiva,strizzando l'occhio a sé ammiccavamentre le dita forte schioccava,come un pavone tronfia giravae nello specchio si rimirava.
Passato il tempo veloce è intantoe zitta zitta, come d'incanto,se n'è cresciuta la Principessa,s'è fatta grande e bella anch'essa.Bianco è il suo viso, di ciglio è bruna,d'animo è mite come nessuna.E il destino per fidanzatoElisej Prence le ha riservato.Già lo Zar padre parola ha datoe già la dote le ha assegnato:sette cittadi ricche e fiorentie di castelli ben centoventi.La sera prima degli sponsali,mentre si prova i manti regali,sta la Zarina con lo specchiettoe vuol sapere al suo cospetto:"Dimmi, io al mondo son la migliore,candida e rosa come un bel fiore?"Ma ora lo specchio che le risponde?
"La tua bellezza certo confonde,la Principessa però è migliorecandida e rosa come un bel fiore!"
(Continua)
Le Gif animate sono tratte da fotogrammi dell'omonimo film sovietico del 1954.
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