Cita anche "La Guardiana d'Oche alla Fonte" (Grimm n.179), ma la fiaba dei Grimm non ha nulla a che vedere con il tipo Pelle d'Asino. Effettivamente, Calvino la ricorda giusto per il camuffamento da vecchia. Sbagliando comunque.
E non si tratta di un dettaglio. Anche se la Guardiana e la principessa-Comare Formica sgusciano via dalla larva di vecchia come se fosse una veste, una corteccia, un bòzzolo, è molto chiaro nel racconto che esse siano state effettivamente vecchie e brutte, fino alla liberazione.
Cramer Rie
Nel momento in cui la fiaba del tipo Pelle d'Asino o Bene Come il Sale scivola verso la novella, la principessa in fuga o scacciata e/o maledetta che gira per il mondo da sola ha estremo bisogno di un camuffamento che la protegga dall'interesse degli uomini. In Occhi-Marci è detto esplicitamente.
Ma, non a caso, escludendo l'aristocratica fantasia dell'asino distributore d'oro di Perrault, la fanciulla in fuga sceglie le pelli di animali "impuri", ben al di là della tradizionale ripugnanza che alcuni di loro ispirano (es.:"Pel di Topo" di Afanas'ev).
Le fiabe arabe ne offrono esempi da manuale. E la principessa non fugge, ma viene scacciata con orrore dal padre proprio perché contaminata da un mascheramento che la rende un'intoccabile.
La "pelle di vecchia" infrange un altro tabu: la Morte, il rispetto per i Defunti, la paura del contatto... e tutto viene esibito ed esorcizzato nella minuziosità con cui si dà conto di certi dettagli truculenti. Questo motivo è diffuso in Italia, ma non si lega in esclusiva al tipo Pelle d'Asino. Anzi, se proprio dovessi individuare un tipo fiabesco, indicherei quello che io chiamo la Principessa-Esorcista. E' la principessa de "Il Pappagallo" e de "Le Mie Tre Belle Corone", per intenderci, anche se, in questo caso, siamo in piena fiaba-novella. E, appena possibile, posterò un esempio che lega lo "scorticamento della vecchia defunta" a due altri tipi fiabeschi assolutamente insospettabili. Eppure, l'origine del motivo "Pelle di Vecchia" è certamente lì.
Nelle fiabe più antiche e più lontane dal tipo Pelle d'Asino (in cui si accenna o viene sottintesa l'eventualità che il padre incestuoso le dia la caccia ), o non viene fornita alcuna spiegazione, o, più credibilmente, la "pelle di vecchia" (ovvero, una reale trasformazione) è parte dell'incantesimo/maledizione.
La principessa non trascorre mai il periodo del suo camuffamento nella casa del futuro sposo, il fortunato Prince Charmant. E', spesso, la protagonista girovaga di una fiaba-matrioska, che contiene incontri inquietanti, o vive nascosta in un luogo completamente estraneo.
La principessa è sempre innocente. La pur bellissima Comare Formica non è una fiaba popolare, e l'invenzione di Luigi Capuana, l'esilio come espiazione per un carattere arrogante e superbo, non fa testo.
Anche lì, comunque troviamo una vera vecchia, la nonna regina-fata, che tanta parte ha nel determinare il suo destino.
In tutte queste fiabe, è presente l'alter ego realmente carico d'anni: una Nonna, una Madrina, una Balia. Niente a che vedere, comunque, con la misteriosa vecchia del bosco de "La Guardiana d'Oche alla Fonte", fiaba che è un gustoso manuale per tutte le possibili classificazioni di fiaba iniziatica. Lo sforzo di decifrazione è minimo. E' un peccato che Propp abbia concentrato la sua attenzione ed i suoi studi prevalentemente sulle fiabe cosiddette "maschili", e su un ristretto numero di tipi fiabeschi (e relative varianti) raccolti nella madre Russia.
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