sabato 9 aprile 2016

La Moglie Morta - Nativi Americani (A. Lang)






C'era una volta un uomo che viveva con sua moglie nel cuore della foresta, molto lontano dalla loro tribù. Trascorrevano quasi l'intera giornata andando a caccia insieme, finché la donna non fu costretta a restare in casa poiché c'erano tante cose da fare. Così l'uomo andò a caccia da solo, ma scoprì che, da quando la moglie non lo accompagnava più, anche la fortuna lo aveva abbandonato. Una volta, mentre l'uomo era fuori a caccia, la moglie si ammalò, e, dopo qualche giorno, morì.
Il marito, profondamente addolorato, la seppellì nella casa dove aveva trascorso l'intera esistenza. Ma si sentiva così solo che fabbricò una bambola di legno, in tutto simile alla moglie morta, e la vestì con i suoi abiti. Sedette davanti al fuoco e cercò di fingere che sua moglie fosse tornata. Il giorno dopo, andò a caccia, ma, al suo ritorno, per prima cosa, corse dalla bambola e le pulì il viso dalla cenere del focolare che vi si era depositata. Ma, adesso, aveva tanto da fare, doveva cucinare e rammendare, e badare al fuoco, e non aveva nessuno che lo aiutasse. Trascorse così un intero anno.
Una sera, tornando a casa, vide un po' di legna ammonticchiata accanto all'uscio ed un bella fiamma vivace nel focolare. La sera seguente, non trovò solo la legna tagliata e il fuoco acceso, ma anche un bel pezzo di carne nella pentola, quasi pronto per essere mangiato. Si guardò intorno per scoprire chi avesse fatto tutto ciò per lui, ma non vide nessuno. La mattina seguente, andò a caccia, ma nelle vicinanze, e rincasò molto più presto del solito. Era ancòra piuttosto distante quando vide una donna entrare in casa con una fascina sulle spalle. Così, si affrettò verso casa e aprì di colpo la porta: davanti al focolare non sedeva la bambola, ma sua moglie morta.





"Il Grande Spirito si è impietosito per il tuo dolore, così mi ha permesso di tornare da te, ma bada: se tu allungherai la tua mano per toccarmi prima che abbiamo rivisto il nostro popolo, io morirò".
L'uomo ascoltò le sue parole, e, da allora, la donna rimase con lui: raccoglieva la legna e curava il fuoco, finché un giorno, il marito le disse: "Sono passati due anni dalla tua morte. Torniamo dalla nostra tribù. Là starai bene e io potrò toccarti".
E preparò le provviste per il viaggio: una striscia di carne di cervo secca che avrebbe portato lui, e una per lei. La tribù era accampata a sei giorni di cammino, e, quando ne restava solo uno, incominciò a nevicare, ed erano esausti e decisero di fare una sosta. Accesero il fuoco, cucinarono un po' di carne e srotolarono le pelli per coricarsi. Ma il cuore dell'uomo era in tumulto e tese le braccia verso la moglie. Lei agitò le mani e disse:"No, non abbiamo ancòra incontrato nessuno, è troppo presto!"
Ma l'uomo non volle ascoltarla e l'attirò a sé e l'abbracciò... Ed ecco, stava abbracciando la bambola di legno! Nella sua disperazione, l'uomo la lanciò lontano da sé e corse all'accampamento, dove raccontò tutta la storia. Ma c'era chi non gli credeva. Andarono nel punto in cui si erano fermati a riposare e là, giaceva la bambola. Inoltre, sulla neve c'erano le orme di due individui, e due di quelle impronte erano le impronte del piede di una bambola. E l'uomo trascorse nel più amaro rimpianto il resto della sua vita.

Nativi Americani, The Dead Wife,  da "The Yellow Fairy Book", A. Lang
Traduzione: Mab's Copyright


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