econdo una leggenda del Livland, passato il giorno di Natale, un giovane, claudicante da una gamba, va in giro a radunare tutti i devoti del Maligno, che sono un gran numero, e ordina loro di seguirlo. Se qualcuno esita o è in ritardo, viene costretto a seguire il corteo da un uomo grande e grosso, che lo fustiga con una frusta di ferro. La violenza dei colpi è tale che, sul loro corpo, anche dopo molto tempo, permangono macchie e cicatrici molto dolorose. Se invece si aggregano al corteo perdono le loro sembianze umane e si trasformano in lupi mannari. Il gruppo è costituito da circa duemila individui, preceduti dall'uomo con la frusta di ferro. Se vengono condotti nei campi assalgono brutalmente il bestiame e arrecano gravi danni. Tuttavia non è loro concesso di ferire gli uomini. Se giungono a un ruscello o a un fiume il capo, battendo con la sua frusta sulla superficie, fa dividere le acque perché possano passare senza bagnarsi. Dopo dodici giorni però il corteo viene sciolto e i lupi mannari ritornano a essere uomini.
Da: Jacobus e Wilhelm Grimm, "Deutsche Sagen", 1816, in "Il Bosco. Miti, leggende e fiabe" (A. Mari - Ulrike Kindl)
Linda Bergkvist
1) Una frase importante: "Non è loro concesso di ferire gli uomini."
2) Il periodo: subito dopo Natale. Teniamo presente l'incredibile numero di credenze popolari che riguardano quella notte.
3) Si inserisce nello svariato panorama dei Cortei, notturni e quasi sempre demoniaci, di cui parlerò a parte.
4) La "separazione delle acque", oltre ad essere una grottesca "rappresentazione" di una storia biblica, (un po' come il padrenostro recitato a rovescio), accenna alle superstizioni/credenze riguardanti i corsi d'acqua-confine per gli spiriti diabolici. Nelle fiabe, soprattutto nelle nostre fiabe meridionali, il fiume che blocca, spesso inspiegabilmente, l'inseguimento da parte della Strega o dell'Orco/Dèmone, è invariabilmente chiamato "il fiume Giordano".
Mab
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