Della Dèa Madre Brigid conserva sia il lato distruttivo e terribile - è associata ad un'altra Triade, quella delle Dèe della Guerra - che quello fecondo, portatore di luce e di vita.
Imbolc, la festa celtica del primo febbraio, segna l'inizio della Rinascita, del risveglio del lato fertile e benigno della Natura, dopo il crudele regno invernale, rinascita che culmina a maggio, con la rutilante e selvaggia celebrazione dell'estate imminente, i falò di Beltaine, i falò di Brigid.
Associata alla Luce, Brigid è onorata con il fuoco sacro perennemente acceso. Samain (Halloween) ha segnato l'inizio del lungo periodo oscuro, la vittoria dele tenebre. Ma Brigid, in quanto Dèa Madre, è anche l'Oscurità.
Apportatrice di Luce, anche in senso metaforico - era la protettrice e l'ispiratrice dei poeti, dei druidi e dei veggenti - donava la "seconda vista", ma il suo terribile splendore poteva accecare i mortali.
Dopo la frammentazione, già avvenuta in epoca pre-cristiana, e come altre divinità femminili del Nord e del Centro Europa, nelle più tarde tradizioni popolari, venne spesso identificata con la Fanciulla-primavera, tenuta prigioniera nei lunghi, terrificanti mesi invernali, dalle vecchie streghe, dalle laide trollesse e temibili Signore del Gelo, (Frau Holle, ecc.) diventate tutte, per sfiorare l'Italia, la Vecia, trionfalmente bruciata sul finire dell'inverno. Naturalmente, Brigid è sia la Fanciulla che la Vecia.
Benjamin Konig - Frau Holle
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