sabato 23 gennaio 2016

L'Invenzione Senza Immaginazione dell'Epopea Americana. Parte Prima. Thanksgiving.

Questo post mi insegue da qualche mese. Avrei voluto pubblicarlo già in occasione del Thanksgiving (Il Giorno del Ringraziamento): per dirla tutta, ogni anno la tentazione del sacrosanto sberleffo si fa più urgente. Quella favoletta da sussidiario festeggiata come la Breccia di Porta Pia non mi fa più ridere, un po' come una battutaccia vagamente razzista, vagamente furbastra, ripetuta all'infinito.





Ma sono passata oltre e ad altro. Poi, traducendo A Christmas Carol, non sono riuscita a trattenermi da una noticina su Bedlam e Newgate, rispettivamente, il famigerato Asilo per alienati mentali e il Carcere di Londra, periodicamente svuotati per popolare le Colonie. Pazzi criminali, criminali pazzi, ladri, assassini, tagliagole, prostitute sifilitiche, imbarcati come mandrie di animali malati su enormi galere galleggianti e spediti a scontare la pena alternativa nelle lontane Americhe. Chiunque abbia letto - non dico la saggistica - ma i romanzi più popolari dell'Inghilterra del diciottestmo e diciannovesimo secolo non recepirà le righe precedenti come uno scoop.
Eppure, la storia (esse minuscola) americana racconta le proprie origini attraverso la santa avventura di un coraggioso manipolo di "Pellegrini" - circa un centinaio - che, imbarcatosi sulla Mayflower, raggiunsero, infine, l'agognata "Terra Promessa" nel 1621. Tenendo conto che una buona metà era morta durante il viaggio, i sopravvissuti furono ulteriormente decimati dagli stenti durante il primo inverno, poiché la loro inesperienza e la non conoscenza della natura locale avevano portato ad un miserando raccolto. Se non si estinsero completamente fu grazie ai Nativi, che, seguendo il proprio commovente e masochistico istinto di condivisione, insegnarono loro i "segreti" della coltivazione e li rifornirono di viveri. L'anno successivo, il raccolto fu ottimo ed abbondante ed i "Pellegrini" lo festeggiarono con un grande banchetto al quale furono invitati narra la leggenda - una novantina di Nativi.


Jean Louis Gerome Ferris



Partiamo dalla più elementare delle osservazioni: in origine, i "Pellegrini" erano un centinaio, cifra che va dimezzata due volte, a causa della traversata e del primo, terribile inverno. Quanti ne restarono? Venti, venticinque? Trenta? E se ricordiamo che, all'epoca, a quarant'anni un uomo era considerato un anziano, e una donna una vecchia pianta avvizzita, quanti giovani et validi et fecondi lombi si assisero alla tavola di quel santo festino? Vabbé che siamo tutti figli di Eva, ma, nel suo caso, ci son volute intere ère geologiche, non un paio di centinaia di anni, per diffondere questo pettegolezzo. Consideriamo, poi, che, secondo il computo ufficiale, solo diciotto donne erano partite dall'Inghilterra....
Vabbé, passiamo ai contenuti. I "Pellegrini" - dice la storia - erano un gruppo di ferventi Cristiani che inseguirono il sogno di una terra libera e felice, dove vivere cristianamente liberi e felici. Erano Cristiani integralisti e dissidenti - detto in soldoni - invisi alle Chiese ufficiali e ai governanti, e, per questo, ingiustamente e ferocemente perseguitati. Fuggirono per salvarsi la pelle. Scelsero tra una morte certa ed una probabilità di vita. Scelta che li unisce a quei condannati a morte di Newgate che, tra la forca certa ed una remota speranza di sopravvivenza alle terribili traversate oceaniche e ai lavori forzati in qualche landa paludosa, avrebbero attraversato l'oceano a nuoto. Profughi, Fuggiaschi, Perseguitati, perfino Esuli, sarebbero stati i termini più appropriati per ricordarli, ma "Pellegrini" dava certamente il senso di una santa ed eroica missione: il raggiungimento di quella "Terra Promessa" (Quando? Da chi?), dove, già appena sbarcati, infransero cristianamente quattro o cinque comandamenti, primo fra tutti: Non Rubare, poiché ben sapevano di non toccare lande disabitate. E, dopo essere stati soccorsi e sfamati, non ci misero molto tempo per impugnare schioppi e moschetti e sterminare cristianamente gli ingombranti Nativi, che accettavano o tolleravano la loro presenza in casa propria, ma, di certo, inorridirono e s'indignarono quando i nuovi venuti cristianamente costruirono staccionate, recinti e recinzioni, palizzate e confini, con la cristiana affermazione:"Questo pezzo di terra è MIO", seguita dall'evangelica avvertenza:"Oltrepassa la staccionata e ti prendi in fronte un benedetto pallettone. Amen".


J. C. Leyendecker

p.s.
Il buon Padre Fondatore, armato di "Libro (leggi:la Bibbia) e Moschetto".
A seguire il post su Neil Gaiman del quale questo era, in origine, la premessa della premessa.

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