sabato 24 maggio 2014

Ecate, la Luna e Biancaneve

La Giricoccola greca, "Rodia", sola e piangente nel cuore della notte, s'imbatte nel terribile corteo di Ecate. La Dèa, un po' per capriccio, un po' per pietà, la prende sotto la sua protezione. Che la Luna e Ecate ricoprano lo stesso ruolo in due fiabe parallele non è sorprendente. Il culto di Ecate si è spesso affiancato e/o confuso con quello di Selene e di Artemide, divinità "lunari".


Maximilian Pirner

In realtà, Ecate ha tutte le caratteristiche delle grandi e temute Dèe pre-olimpiche: lo stesso Zeus non può opporle un rifiuto, e lei, che, sola, ha ascoltato il pianto di Demetra, si batterà perché Persefone possa riemergere dal suo tetro Regno.
Con il tempo, Ecate aveva subito la sorte di tutte le Dèe Madri (o meglio, di tutte le rappresentazioni della Dèa Madre): la divinità che presiedeva ai parti, alla generazione e alla rigenerazine della Terra, che, pur vergine, era madre e portatrice di fecondità, aveva un ovvio rapporto anche con il mondo sotterraneo, in un inesauribile ciclo vitale. Era prevalso questo aspetto. Guardiana feroce dell'Oltretomba, scortata da spettri e cani infernali che ululavano come lupi (e cuccioli di cane venivano sacrificati in suo onore), terrorizzava le notti degli uomini forando il buio con le torce delle sue processioni, tendendo agguati là dove più strade si incrociavano. Scontata la sua elezione a divinità regina e protettrice delle streghe, della magia, degli incantesimi; ispiratrice di filtri, di pozioni (Medea e Circe) e di veleni inesorabili.


Lacombe B. (Blanche-Neige)


Dov'è il nesso con Biancaneve? La Morte e la Rinascita (quella che Propp chiama la "Morte Temporanea", che ogni iniziando doveva affrontare). Biancaneve è una morta.
La Notte e le bestie feroci, spesso lupi, che la terrorizzano nella sua fuga.
La Mela, frutto sacro e attributo di Ecate.
Il Veleno (vedi sopra).
La Fecondità: queste versioni, molto più antiche della Biancaneve grimmesca, si sviluppano, nella seconda parte, parallelamente a La Bella Addormentata nel Bosco. Con il principe, Biancaneve genera immancabilmente due gemelli.
Propp afferma che nelle fiabe si verifica quella che chiama Inversione fiabesca: in seguito al distacco della società degli uomini dal profondo significato dei Riti di Iniziazione, la Maestra e Celebrante diventa la strega del bosco, torturatrice e cannibale. Ma è vero anche il contrario. Forse solo nelle fiabe, e questo è il caso, una Dèa come Ecate è ancòra Tutto: è veleno, ma anche il suo antidoto, è terrore, ma anche salvezza, è il Principio e la Fine, la Fine e il Principio.

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