lunedì 5 maggio 2014

Rosmarina e Petrosinella, Fanciulle-Pianta 1

Petrosinella (Prezzemolina), Rosmarina... Niente in comune con le caramellose e puffesche "fatine dei fiori", naturalmente, ma neanche con la tarda invenzione fiabesca di Pollicina, per la quale  il seme regalato alla madre sterile dalla solita vecchietta sa tanto di donatore eterologo, e la corolla del fiore di un utero surrogato.


"Fatina dei Fiori" (Burp!) Gilbert A.Y.

Sono più vicine alle Fate de I"Tre Cedri" che compaiono (bellissime e adulte) quando il principe taglia il frutto e muoiono inesorabilmente perché l'evocatore non è abbastanza sollecito ad alleviare la loro terribile sete.
Curiosamente, le piante di cui le eroine portano il nome avrebbero - tradizionalmente - in comune benefici poteri curativi in caso sia di amenorrea che di dismenorrea, anzi, il decotto di Prezzemolo, la "minestra" - come veniva chiamato da antiche mamme e mammane - era emorragico e quindi con effetti abortivi. Strano che ne fosse così golosa una donna gravida, tanto da rubare nell'orto di una vecchia strega pur di soddisfare le sue voglie, o no? Ancòra più strano che l'effetto sia il medesimo: perde la figlia che sta aspettando, poiché deve prometterla alla strega per salvarsi la vita.

Dodd Thomas

Il Rosmarino, pianta considerata magica dall'Irlanda alle nostre estreme coste meridionali (dove è realmente di casa), non solo si appropria spesso e volentieri delle aristocratiche origini dell'incenso (di cui era il parente povero), ma, di conseguenza, intreccia la propria storia a quella del Girasole.
In breve:
Apollo si innamora perdutamente (leggi= solito istinto di spulzellamento compulsivo) di Leucotoe, figlia del re di Persia. Ella appartiene al club delle fanciulle segregate, probabilmente in seguito ad oscure profezie.
Il Dio, dopo aver assunto le sembianze della augusta genitrice di colei, piomba nella stanza dove Leucotoe è intenta a filare con le sue ancelle, allontana le altre donne e si manifesta alla regale vittima in tutto il suo splendore. Segue il suddetto spulzellamento. Clizia, ninfa patologicamente innamorata di Apollo e da lui disprezzata, si precipita dal Re Padre e gli riferisce l'accaduto. Il Re, sordo ad ogni supplica, lava il proprio onore uccidendo Leucotoe, che viene seppellita in una profonda fossa. Apollo, dopo aver invano tentato di resuscitarla con il potere ed il calore della sua luce, fa germogliare il profumato incenso dalle sue carni morte.
Clizia, intanto, muore d'amore e di inedia, riversa sulla nuda terra e con lo sguardo fisso sul disco del Sole, e si trasforma in Girasole.

Dodd Thomas

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