giovedì 29 maggio 2014

Biancaneve dei Grimm, Terza Parte, il Cacciatore, Sola nella Foresta

 Iban Barrenetxea


Da quel giorno, non tollerava neanche la vista di Biancaneve, tanto la odiava. E invidia e orgoglio crebbero come l'erba cattiva siché ella non ebbe più pace né di giorno né di notte. Allora, chiamò un cacciatore e gli disse:
"Porta la bambina nel profondo del bosco, non voglio più vederla. Uccidila, e portami i polmoni e il fegato come prova della sua morte".


Gilbert A.Y.


Il Cacciatore obbedì e condusse la bambina lontano, nel fitto del bosco, ma, quando brandì il coltello per trafiggere quel cuore innocente, ella pianse e disse:



Santore C.


Lisa Falzon



Sumberac M.

"Ah, caro cacciatore, lasciami vivere! Correrò nel fitto del bosco e non tornerò mai più".
Ed era tanto bella mentre lo supplicava che il Cacciatore, impietosito, disse:
"Va', fuggi pure, povera bambina",
'Le bestie feroci non tarderanno a divorarti!', pensò, ma si sentiva sollevato perché non l'aveva uccisa con le sue mani. Proprio in quel momento, arrivò di corsa un cinghialetto da latte: lo sgozzò, gli tolse i polmoni e il fegato e li portò alla Regina come prova dell'uccisione di Biancaneve. Il cuoco di Corte dovette salarli e cucinarli, e la malvagia donna li divorò, credendo di mangiare i polmoni e il fegato di Biancaneve.


Gilbert A.Y.

Intanto, la povera bambina era sola soletta nel fitto del bosco, e aveva tanta paura che tremava ad ogni stormir di fronda, e non sapeva che fare. Si mise a correre, e corse, corse sulle pietre aguzze e tra i rovi, e si imbattè nelle bestie feroci, ma esse non le fecero alcun male.


Burkert Nancy Elkom


Santore C.


Lacombe B.

Corse finché le ressero le gambe: era ormai sera quando scorse una casina, e vi entrò per riposarsi.

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