Quello rispose:” E come potrei non essere assorto? Mi sono impegnato col re a scoprire dove vanno di notte le sue figlie”.
“ Non è una faccenda facile, ma è possibile scoprirlo. Eccoti un cappello invisibile, con questo potrai vedere molte cose, ma ricordati: quando ti coricherai, le principesse ti daranno da bere delle gocce di sonnifero; tu non berle, girati verso il muro e gettale nel letto!”. Il nobile povero ringraziò la vecchia e tornò a palazzo. La notte era ormai vicina; gli assegnarono una stanza vicina a quella in cui dormivano le principesse. Egli si sdraiò sul letto e si mise in guardia. Una delle principesse gli portò allora delle gocce di sonnifero sciolte nel vino e gli chiese di bere alla sua salute. Non potendo rifiutare egli prese il bicchierino, si girò verso il muro e versò tutto nel letto. A mezzanotte in punto le principesse vennero a vedere se dormiva. Il nobile povero aveva l'aria di chi se la dorme profondamente, senza possibilità di risveglio, mentre in realtà stava attento al più piccolo rumore.
“ Ebbene, sorelle, la nostra guardia si è addormentata, possiamo andare alla festa!”
“ E' ora, è ora!”
Indossarono i loro abiti più belli, poi la maggiore si avvicinò al suo letto, lo spinse un po' e, improvvisamente, si aprì un varco al regno sotterraneo, dallo zar stregato. Cominciarono a scendere una scala; il nobile povero si alzò piano piano dal letto, indossò il cappello invisibile e le seguì. Involontariamente, mise un piede sul vestito della sorella minore; lei si spaventò e disse alle sorelle: “Ehi, sorelle, mi pare che qualcuno mi abbia pestato il vestito; è un brutto segno!”.
“ Ma no, non succederà nulla!”.
Scesero le scale e arrivarono in un boschetto dove crescevano fiori d'oro. Il nobile povero spezzò un ramo e tutto il boschetto si mise a stormire.
“ Ehi, sorelle – disse la più giovane – c'è qualcosa che non promette nulla di buono! Sentite come stormisce il boschetto!”.
“ Non temere, è la musica dello zar stregato!”.
Arrivarono al palazzo e lo zar andò loro incontro con tutta la sua corte; iniziò la musica e presero avvio le danze; danzarono fino a che le scarpe non furono del tutto consumate. Lo zar ordinò allora di versare del vino e di distribuirlo agli ospiti. Il nobile povero prese un calice dal vassoio,bevve il vino e si ficcò in tasca il calice. La festa finì; le principesse si congedarono dai loro cavalieri e promisero di tornare la notte successiva. Poi andarono a casa, si spogliarono e andarono a letto.
Long L.
Al mattino il re convocò il nobile povero e gli chiese:
“ Allora. Sei riuscito a scoprire dove sono andate le mie figlie?”
“ L'ho scoperto, Maestà!”
“ Ebbene, dov'è che vanno?”
“ Vanno nel regno sotterraneo, dallo zar stregato, e lì danzano tutta la notte”.
Il re fece chiamare le figlie e cominciò a interrogarle: “ Dove siete state questa notte?”
Le principesse ostinatamente rispondevano:” Da nessuna parte!”
“ Ma non siete state dallo zar stregato? C'è qui il nobile povero che lo sostiene, che dice di avervi colto in flagrante.”
“ Ma come fa ad averci colto in flagrante, se ha dormito tutta la notte come un sasso!”
Il nobile povero prese dalla tasca il fiore d'oro e il calice ed esclamò:” Eccola, la prova lampante!”. C'era poco da fare, a quel punto. Le principesse ammisero tutto davanti al padre; il re ordinò che fosse tappato con la terra il passaggio al regno sotterraneo, diede in moglie la figlia minore al nobile povero e vissero tutti quanti felici e contenti.
Afanas'ev n.298
Traduzione di Eridano Bazzarelli, Emanuela Guercetti, Erica Klein.
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