lunedì 11 novembre 2013

La Vecchia nel Bosco, Grimm n.123

'era una volta una povera servetta che attraversava un gran bosco con i suoi padroni; e quando vi si trovarono in mezzo, dal fitto della boscaglia sbucarono dei briganti e uccisero tutti quelli che trovarono. Così perirono tutti quanti, meno la fanciulla, che era saltata fuori dalla carrozza e si era nascosta dietro un albero. Quando i briganti se ne furono andati con il bottino, ella si avvicinò e vide quella grande sventura. Allora si mise a piangere amaramente e disse:
"Misera me, che farò mai? Non so come fare a uscire dal bosco, qui non ci sono case, e io morirò certo di fame!".
Andò qua e là cercando una via, ma non riuscì a trovarla. Quando fu sera, si sedette sotto un albero, si raccomandò a Dio e pensò di rimanere là e di non muoversi più, qualunque cosa accadesse. Dopo un po', venne in volo un piccolo colombo tutto bianco che portava nel becco una piccola chiave d'oro. Gliela mise in mano e disse:
"Vedi laggiù quel grande albero? Ha una piccola serratura; aprila con la chiavetta: troverai cibo a sufficienza e non patirai più la fame."
Ella si avvicinò all'albero, lo aprì e trovò una scodellina di latte e pane bianco da inzuppare; così poté mangiare a sazietà. Quando si fu sfamata, disse:
"Questa è l'ora in cui i polli, a casa, vanno a dormire. Io sono così stanca! Potessi coricarmi anch'io nel mio letto!".
Allora ritornò il colombo, portando nel becco un'altra chiavetta d'oro e disse: "Apri quell'albero laggiù, e troverai un letto."
Ella lo aprì e trovò un bel lettino bianco; pregò il buon Dio di proteggerla durante la notte, si coricò e si addormentò.


Anderson A.

Al mattino tornò il colombo per la terza volta, portò un'altra chiavetta e disse:
"Apri quell'albero laggiù: troverai dei vestiti." Quando ella aprì, trovò dei vestiti ornati di oro e pietre preziose, così belli che neanche la figlia del re li aveva. Così visse per qualche tempo, e tutti i giorni veniva il colombo e le procurava tutto il necessario; ed era una vita tranquilla e felice.
Un giorno però il colombo venne e disse:
"Vorresti farmi un piacere?."
"Con tutto il cuore" rispose la fanciulla.
Allora il colombo disse: "Ti condurrò a una casetta; entrerai e in mezzo, accanto al focolare, ci sarà una vecchia seduta che ti dirà: 'Buon giorno'. Ma tu guardati bene dal darle risposta, qualunque cosa faccia, e prosegui alla sua destra: c'è una porta, aprila e ti troverai in una stanza dove sul tavolo ci saranno ammucchiati anelli d'ogni tipo; ve ne saranno di splendidi con gemme scintillanti, ma tu lasciali stare, cercane uno liscio che dev'essere là in mezzo e portamelo più in fretta che puoi." La fanciulla andò così alla casetta ed entrò; là c'era una vecchia che fece tanto d'occhi al vederla e disse: "Buon giorno, bimba mia." Ma ella non le diede risposta e andò verso la porta. "Ehi, dove vai?- gridò quella e l'afferrò per la sottana, cercando di trattenerla - Questa è casa mia, e nessuno può entrarci se io non voglio!" Ma la fanciulla continuava a tacere, si liberò e andò difilato nella stanza. Là, sul tavolo, c'era una grande quantità di anelli che splendevano e luccicavano sotto i suoi occhi; ella li sparpagliò cercando quello liscio, ma non riusciva a trovarlo. Mentre cercava vide la vecchia che tentava di andarsene di soppiatto, con una gabbietta in mano. Allora la fanciulla le si avvicinò, le prese di mano la gabbia, e come la sollevò e vi guardò dentro, vide un uccello che aveva l'anello liscio nel becco. Lo prese e, tutta felice, corse via pensando che il colombo sarebbe venuto a prenderselo; e invece non veniva mai. La fanciulla si appoggiò a un albero per aspettarlo; ed ecco le parve che l'albero diventasse morbido e flessuoso, e chinasse i suoi rami. E, d'un tratto, i rami la strinsero, ed erano due braccia; e quando ella si guardò attorno, l'albero era un bell'uomo, che l'abbracciava e la baciava teneramente e diceva:
"Tu mi hai liberato dall'incantesimo: la vecchia è una strega che mi aveva trasformato in un albero, e tutti i giorni ero per qualche ora un colombo bianco; e finché‚ ella possedeva l'anello, non potevo riacquistare il mio aspetto umano." Anche i suoi servi e i suoi cavalli furono liberati dall'incantesimo, non erano più degli alberi e gli stavano accanto. Poi se ne andarono tutti insieme nel suo regno, poiché‚ egli era il figlio di un re; si sposarono e vissero felici.


Rackham A.



Grimm n.123, "Die Alte im Wald"
Classificazione: Aa Th 442 [The Old Woman in the Woods]

La risposta "maschile" a Jorinde e Joringel, senza il suo fascino da fiaba iniziatica. Più fiabesca: il Principe Charmant stregato dalla Vecchia, la doppia trasformazione, la funzione di Aiutante...
Una costante: la Vecchia, rabbiosa e prigioniera del suo stesso incantesimo, può solo schiumare di rabbia e tentare la solita fuga con la gabbietta, ma non ha, evidentemente, alcun Potere sulla ragazza, in osservanza di quei misteriosi codici che sono il cuore delle fiabe non letterarie. Una delle poche fiabe (che ho letto), in cui il Principe è trasformato in albero.

Il testo in lingua originale è nella pagina Brüder Grimm..

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