sabato 4 gennaio 2014

Il Ballo Angelico


Kinuko Y Craft


Questa illustrazione - per strane associazioni mentali - mi ricorda le leggende diffuse su tutto il territorio riguardanti le "Dame Bianche" che si aggirerebbero tra le rovine di antichi castelli e ville nobiliari, simili, nel comportamento, ad affascinanti e pericolose Lamie, o al cosiddetto "Ballo Angelico", una superstizione molto popolare tra gli abitanti delle campagne, in realtà, non dissimile dai racconti riguardanti viandanti o contadini curiosi quanto spericolati che s'imbattono o spiano volontariamente le danze del Popolo Fatato. In particolari giorni dell'anno, le finestre di antiche, isolate magioni in rovina si illuminavano e suoni di musiche e danze si spargevano per le campagne. Anime senza pace celebravano i loro festini. Non riunioni di streghe, quindi, ma spettri di Dannati. Si può senz'altro azzardare un parallelo con le Messe fantasma, celebrate. tra le rovine di antiche cappelle sconsacrate, da fantasmi di preti dannati per una congrega di anime dannate. Il termine "Angelico", ovviamente, non riflette la natura dei partecipanti al Ballo, ma, al contrario, ne spiegherebbe l'origine, molto reale e terrena. Tra la gente delle campagne, correva voce che in questa o quella villa o casino di caccia si svolgessero nottetempo sfrenati festini organizzati dai signori locali. Festini senza freni, i cui partecipanti danzavano "nudi come angeli". Naturalmente, per la morale del "popolino", essi erano già dannati da vivi per le abitudini libertine. E l'eco di quei festini "satanici", ampliato dallo stratifcarsi di altre leggende nere locali, sopravvive ai lontani sollazzi di qualche nobilotto di provincia.
Un esempio della straordinaria somiglianza tra i racconti riguardanti il "Ballo Angelico" e le leggende sulle rovine di castelli abitate dal Popolo fatato è "Jamie Freel e la Fanciulla Rapita".

Mab

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