Era una Lamia. La donna promise di sposarlo solo se avesse indovinato la sua vera età.
Il giovane pregò una sua conoscente di aiutarlo nell'impresa e la donna s'incamminò verso Kobaundi. Arrivata sul posto, volgendo le spalle alla grotta, si chinò in modo da riuscire a guardare nell'interno della grotta con la testa fra le gambe.
La Lamia, spaventata dalla sagoma grottesca della donna, esclamò:
"Nei centocinquanta anni che ho, non ho mai visto una cosa simile!"
La conoscente del ragazzo ritornò subito a riferire la notizia. Il giovane in questo modo potè dare risposta all'indovinello della Lamia.
La Lamia accettò di sposarlo.
Il giovane informò della sua decisione la madre, ma questa lo pregò, prima di sposarsi, di osservare i piedi della Lamia.
Il giovane ubbidì, e scoprì che i piedi della sua futura sposa erano precisi identici a quelli di un'anatra.
Il povero ragazzo si prese un grande spavento e si ammalò. Poco dopo morì.
Waterhouse J.W.
Le zampe di anitra, di gallina... una costante, anche tra le terribili Ossesse delle fiabe arabe, o tra le nostre Anguane e Selvane. e quel legame con Ecate, Colei alla quale neanche Zeus poteva rifiutare nulla... E, se avete letto i post sul Changeling irlandese: il trucco per far confessare alla Lamia la sua vera età, ovvero la sua vera natura, è identico a quello usato dai contadini-esorcisti dei villaggi di Erin per snidare la prole del popolo fatato.
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