lunedì 13 maggio 2013

I Padri- leggenda del Trentino

C'era una volta, un Contadino che aveva una Figlia.
Questa si sposò ed ebbe una Figlia.
Un giorno, prese la bambina e tornò dal padre, poiché il marito era morto. Attraversò un cimitero; sopra una  tomba stava un uomo. Quasi non si vedeva, perché era avvolto dalla nebbia, ma si udiva bene il suo pianto. Diceva:
"Non posso morire del tutto finché non avrò dato il mio nome a qualcuno!"
Allora, la Donna disse:"Ti darò mia Figlia e con lei potrai generare e nominare."
L'uomo la ringraziò e le disse che, al momento giusto, le si sarebbe presentato un Pastore.
Passarono molti anni. La bambina divenne Donna.
Un giorno, arrivò un Pastore; la Donna capì e gli diede sua Figlia.
La Figlia ebbe un figlio; il pastore se ne andò perché i pastori non si fermano mai. Allora, la ragazza, che non voleva allevare un figlio da sola, lo affidò ad un contadino ammogliato ma senza bambini.
Tutti passarono.
Il Figlio diventò grande e andò nel bosco da solo, a trovare la sua strada. Ma non sapeva come fare ed invocò i suoi Morti: venne la Madre e vennero tre Padri.
Uno diceva: "Sei mio figlio perché sono stato io a desiderarti!"
Il secondo diceva: "Sei mio figlio perché sono stato io a generarti!"
Il terzo diceva: "Sei mio figlio perché sono stato io ad allevarti!"
Poi, dal profondo, venne fuori la voce del primo Contadino, che disse: "Non importa di chi sei figlio: tu sei della famiglia!"


"Fiabe del Trentino-Alto Adige, antiche leggende dell'Alta Badia, cultura Ladina"


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