sabato 18 maggio 2013

La Civetta, Paesi Baschi

n una zona di Alava vivevano due fratelli, uno buono e caritatevole, l'altro avaro e cattivo. Col passare degli anni il ricco diveniva sempre più ricco, preferendo privarsi di tutte le più piccole soddisfazioni piuttosto che toccare le proprie sostanze, che andavano accumulandosi a dismisura, mentre l'altro, il povero, diveniva sempre più povero, perché divideva tutto o il poco che aveva con il prossimo.
Un giorno, il fratello povero cadde molto malato e, sentendo che la morte era vicina, inviò un amico a chiedere alcune candele al fratello; vigeva infatti la credenza che un defunto dovesse tenere accanto a sé una luce che lo illuminasse nell'aldilà.
Ma il fratello avaro, all'amico che gli aveva chiesto due ceri per il moribondo rispose:
"Che siano quelli che egli ha aiutato a dargli delle candele! Per quanto riguarda me, io non do mai niente.
Mio fratello niente mi diede e niente mi chiese e così siamo pari".
Quella stessa notte l'infermo morì, ma prima di spirare disse:
"Ti maledico, fratello! Che tu possa morire senza avere nessuno che ti chiuda gli occhi e che la tua anima vaghi, peregrina, nel corpo di una civetta, in eterno...".
E così dicendo, morì.
Passarono molti anni. L'avaro non aveva pensato più a suo fratello, ma un giorno si sentì tanto male che capì che era giunta la sua ora.
Allora ricordò le parole del fratello e, pieno di orrore, chiese perdono, ma in quell'istante una civetta entrò dalla finestra e si mise a svolazzare sopra la sua testa. Si udì una voce che sembrava arrivare da molto lontano e che diceva:
"Niente devo perdonarti, perché niente mi facesti, però la tua anima continuerà a errare per i secoli dei secoli nel corpo di questa civetta, che ti accompagna oggi, giorno della tua morte".
Dopodiché, l'anima del ricco cominciò a trasferirsi nel corpo della civetta.
Il suo corpo non venne mai ritrovato e si crede che continui a vagare sotto forma di civetta. Così, quando questa appare [1] vicino al letto di un malato, è presagio di morte o, almeno, di un peggioramento della malattia.

"Misteri e Magie dei Paesi Baschi", traduzioni dal francese e dallo spagnolo di Eva Caianiello. Arcana Editrice.



[1] Più comunemente, si dice che il cattivo presagio consista nell'udire il grido di una civetta, superstizione condivisa con il gufo.

Già nel post dedicato al Gufo, infatti, accennavo a queste "vite parallele", o, forse, ad una confusione fra i due animali. Con qualche dettaglio da scoprire e qualche differenza da sottolineare.



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