"Quella della sposa-rana è una fiaba diffusa in tutta Europa; gli studiosi ne contano 300 versioni"
E, a proposito della diffusione e delle varianti di questo motivo fiabesco in Italia:
"Una versione piuttosto diversa (una giovane è nata sotto forma di rana o topo, o uccello, e il principe se ne innamora senza vederla) si racconta a Venezia, in Trentino, in Dalmazia ed Emilia...
In Calabria la sposa trovata nel fosso è una fata, non una rana. In Sicilia (Pitrè 45, "La Gobbetta") alle medesime prove è sottoposta una principessa gobba".
Calvino ricorda anche una novella di Nerucci in cui la principessa è una scimmia, "Il Palazzo delle Scimmie" (la sua omonima n.63), e sottolinea di averne trovato solo un'altra versione simile, in Sardegna.
Queste sono le varianti che ho nella mia raccolta di fiabe, o, almeno, quelle meritevoli di menzione.
"Le Tre Piume", Grimm 63
"Il Garzone e la Gattina", Grimm 106
"La Topolina", Svezia
La letteraria "La Chatte Blanche" di Mme d'Aulnoy, ma anche una versione popolare francese, "La Gattina Bianca"
La bretone "La Principessa che Venne trasformata in Topo"
"Il Ragazzo che Volle Sposarsi" e "La Bambola Erbolina", Norvegia
"La Tartaruga Fatata", Romania
"La Figlia del Nano", Grecia
"La Storia della Donna Scimmia", Nepal
"L'Incubo del Re", India
"La Principessa Scimmia", Rajastan
"Il Principe Obbediente", una fiaba popolare araba
E' presente in una fiaba siriana "La Bugia delle Bugie", dalla tipica struttura la storia nella storia, con una fiaba-cornice.
Parrish M.
Anna Buia, nelle note alla raccolta "Racconti di Orchi, di Fate e di Streghe", a cura di Mario Lavagetto, per i Meridiani, rimarca la metamorfosi in rana come quella più antica, e la presenza di un gran numero di versioni di questa fiaba in Europa "dove probabilmente è nata".
Già confrontando le sue parole con l'elenco di varianti che ho inserito, è piuttosto semplice rendersi conto che l'origine europea di questa fiaba è un'ipotesi azzardata.
"La tradizione orale è stata pesantemente influenzata dalle elaborazioni letterarie dell'intreccio, prima fra tutte La Gatta Bianca di Madame D'Aulnoy e la storia di Pari-Banu di Galland.
In Italia prevale la sposa-rana, ma in alcune versioni, a testimoniare una possibile influenza del modello colto francese, troviamo la sposa-gatta [...] o ancora, secondo un motivo centro o est europeo, la sposa scimmia".
Dagli esempi portati, la sposa-scimmia è diffusa in India, Nepal, ecc. In Italia, la troviamo nel Pistoiese e in Sardegna.
Un capitolo a parte, la diffusione del motivo in Oriente ed Estremo Oriente, per il confine sottilissimo tra La Sposa Animale, (AaTh 402 [The Animal Bride]), e La Sposa Soprannaturale.
Più interessanti le osservazioni sugli elementi ricorrenti in tutte le versioni, ad esempio, il fatto che il protagonista si rivolga alla rana parlando in rima e che almeno una delle tre prove riguardi la Filatura, " attività tipicamente femminile e, nell'universo fiabesco, legata alle fate".
Notevole anche le annotazioni sulla natura ancestrale e simbolica della rana:
"...Forse per le profonde trasformazioni cui è sottoposta durante il suo ciclo biologico, forse per la natura anfibia, o ancora, seguendo la suggestiva ipotesi di Marija Gimbutas, per la sua somiglianza con la vulva femminile e/o con la postura della partoriente, la rana è una delle raffigurazioni più diffuse della procreazione e della rigenerazione, come dimostrano numerosissimi amuleti diffusi nel Neolitico e ancora prima. Simbolo della fecondità della natura nell'antico Egitto, in epoche successive la rana, insieme al rospo, viene associata alle streghe e diventa un ingrediente indispensabili delle loro pozioni. "
Mab
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