martedì 21 maggio 2013

"Pelle D'Asino" in Italia

Dalle note di Calvino alla sua "Pelle d'Asino", la fiaba n.103, "Maria di Legno":

"E' una delle fiabe più diffuse in tutta Italia; e la mia stesura s'ispira liberamente a più versioni per costituire un testo il più completo possibile. Già nel Cinquecento la fiaba del padre che vuole sposare la figlia e della fuga di lei travestita fu raccontata dallo Straparola ( I,4: Doralice figlia di Tebaldo Re di Salerno fugge in un armadio, sposa un re, il parto le viene scambiato, ecc...); nel Seicento la troviamo nell'Orza di Basile ( II,6; la figlia del Re di Rocc'Aspra si salva trasformandosi per fatagione in orsa, ecc...) e nella Peau d'Asne di Perrault, che più si avvicina alle versioni popolari (cfr. anche Grimm 65).
[...] In alcune versioni, a simiglianza di Peau d'Asne, la figlia si traveste con una pelle d'animale (d'asino, d'orso, di cavallo, di capretto) ma nella più gran parte il travestimento è costituito da un involucro di legno, non ben definito ( talvolta da una buccia di zucca o da un vestito di sughero). A questa fiaba s'apparentano quelle in cui la ragazza fugge travestita perché ha detto al padre che gli vuol bene come il sale e per tutta la parte delle feste da ballo, è identica al notissimo tipo 'Cenerentola'"

Romby A.


Come sempre, sottolineo il massacro delle fiabe popolari, mescolate, ritinte e frullate per ottenere la versione che dovrebbe rappresentare una regione...
In ultimo, la nota più importante: in Italia, la fiaba, nella seconda parte, è del tutto simile a "Cenerentola". Inoltre, molto spesso, i protagonisti non sono Re e Regine, ma povera gente. E la successione come moglie del padre, viene sancita dalla madre stessa che non mette come condizione una rara bellezza, ma una caratteristica fisica (un dente d'oro), o, rimandando ancòra una volta a "Cenerentola", un anellino - la stessa fede nuziale in talune versioni - che solo la moribonda e la futura nuova moglie potranno infilarsi al dito. Stranamente, sarà proprio la madre morta a fungere da fata madrina e a salvare la figlia dall'incesto. A differenza di quanto affermato da Calvino, non sono altri "tipi" fiabeschi che "s'apparentano" a questa fiaba, ma è l'esatto contrario, tanto è vero che i saggi incentrati sullo studio delle Cenerentole includono "Pelle d'Asino" tra le fiabe affini. Inutile dire che questa fiaba, pur bella, non ha avuto la stessa fortuna di altre più celebri come la stessa "Cenerentola" o "Biancaneve". Il motivo è facilmente intuibile: il tema dell'incesto.
La traduzione di Collodi delle fiabe di Perrault è il primo libro che ho letto, prima ancòra di andare a scuola. E, pur essendo in versione integrale, era stato censurato: il Re, per avidità ed egoismo, intende far sposare la figlia con un decrepito Primo Ministro. A tutt'oggi, pur essendo contrarissima ad ogni taglio o censura, pur essendomi gloriosamente salvata dai libercoli tipo "le fiabe sonore" e sciagure consimili, non so dire se sia stato un male. Forse, cinque-sei anni erano davvero pochi per affrontare un tema del genere.

Mab

3 commenti:

Chagall ha detto...

Eccomi, è questo il post di cui parli?
'Doralice' io l'adoro.
Tuttavia, continuo a non capire il tuo problema.
È la censura? Non ho mai fatto mistero di non amarla.
Quanto a 'Le fiabe sonore', invece, siamo in disaccordo.
Secondo me l'errore è dell'editore, che le pubblica come fiabe dei Grimm, Perrault ecc.
In realtà l'autore è Silverio Pisu, che le riscrisse completamente.
E si tratta di un parere assolutamente personale, ma per me sono ancora oggi meravigliose.
Hanno un piglio ironico, sbarazzino e sono recitate e musicate benissimo.
Non sono decisamente le fiabe classiche, questo sì.
Se invece non si trattava di questo, illuminami.

Mab ha detto...

No, non era questo in particolare. Erano quelli commentati, e, più in generale, come punto di riferimento, la scelta delle varianti.
Quanto più lontano possa esserci da Le Fiabe Sonore.
Perché dovrei illuminarti? Dovrei privarti di un piacere solo perhé non posso condividerlo? Vabbé, Strega cattiva...

Chagall ha detto...

Ma va là! Anche se discutiamo e non abbiamo le stesse opinioni non significa che tu mi tolga il piacere.
Stai tranquilla ché non cambio opinione così facilmente. XD
E poi è evidente che conosci l'argomento MOLTO più di me.
Insomma, quando hai da dire qualcosa non farti problemi. ;)
Saluti.
ps Io adoro le fate cattive.