Ricordavo di aver letto in una raccolta di fiabe e leggende del Piemonte e della Val d'Aosta che in Val Susa l'ultima strega era stata giustiziata nel 1793, per rimanere in Italia.
E mi fidavo dell'autrice. Così, ho fatto un giretto su Internet per cercare qualche conferma .
Ho trovato, in questo sito:
http://www.comunicati.net
una strana non conferma:
Nel 2005, il sindaco di Varallo Sesia decise di ricordare con una lapide all'ingresso del paese "l'ultima strega massacrata in Italia", Margherita, una donna povera e sola, con un'unica figlia femmina (tutte caratteristiche considerate sospette). E la lapide recita: "In memoria della strìa Gatina, ultima strega massacrata in Italia, trucidata a Cervarolo di Varallo, custode dell'ntica sapienza montanara"
Della vicenda di Gatina, così Margherita era conosciuta in paese, si interessò anche il Corriere:
“ [...] Due uomini bussarono forte alla sua porta, lei aprì e fu la fine: l'ammazzarono a forza di botte, così tante da sfigurarla. Margherita aveva 64 anni, era analfabeta, poverissima, vedova e madre di una ragazza. Il suo fu l'ultimo omicidio di una strega che l'Italia ricordi”.
Era il 22 gennaio del 1828.
1828? Ma quante “ultime” streghe sono state massacrate in Italia (per non parlare dell'Europa intera), domando e dico? Ma continua...
Roberto Gremmo, giornalista piemontese e studioso di storia locale, stimolato da questa vicenda, anticipò per la Tribuna novarese il risultato delle sue ricerche (che, insieme ad un'altra storia simile accaduta in Abruzzo nel 1926 , avrebbe, poi, illustrato più diffusamente in un libro): l'ultima strega fu uccisa in Val Susa 60 anni addietro (si era nel 2006).
“Ad uccidere la strega della Val Susa, Teresa M., fu una montanara, Silvia B., madre di tre figli, che l'accusava di averle fatto dei malefici. Fu condannata a 9 anni e 6 mesi di reclusione, e poi rinchiusa in un manicomio criminale dove morì, con una sentenza in cui i giudici scrissero che la vittima era conosciuta come una fattucchiera”.
Mab
p.s.
(Poiché non merita che un “p.s.”, ma non il silenzio... troppo comodo!...)
Sempre a proposito della strìa Gatina, opinioni del prode parroco del paese:
“Il parroco del paese, Gianfermo Nicolini, conferma:
“Per fortuna quel giorno non c'ero...”.
Le credenze popolari, i danni dell'inquisizione, i supplizi subìti dalle presunte streghe:
”Guardi che in Italia il fenomeno è stato ridottissimo. Lo dicono storici affermati. Anche questa storia della strìa Gatina: sono iniziative coreografiche e carnevalesche. La cosa che conta sono le fonti di queste notizie, quelle vere. “
Dice che la storia della strega valsesiana è falsa?
”No, il fatto è successo. Si vede che volevano darle una lezione e che hanno sbagliato il dosaggio. Ma da qui a parlare di caccia alle streghe ne corre”.
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